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Cosa sono le piante adattogene

Cosa sono le piante adattogene

Sempre più persone si trovano ad affrontare periodi intensi di stress che il più delle volte finisce per essere cronico. In questi casi, le piante adattogene tornano utili. Vediamo cosa sono e qualche curiosità in merito.

Le piante adattogene rappresentano una classe di fitoterapici chiamati “regolatori metabolici”, in grado di potenziare la naturale capacità dell’organismo di adattarsi ai fattori ambientali come lo stress.

Ad oggi le piante adattogene più conosciute sono:

  • Rhodiola rosea, detta anche ginseng siberiano.
  • Panax Ginseng, più noto semplicemente come ginseng.
  • Eleuterococco o ginseng russo.
  • Astragalo.
  • Lapacho.
  • Schisandra.
  • Ashwagandha.
  • Maca o ginseng delle Ande.

Storia delle piante adattogene

Nonostante il concetto di “adattogeno” fosse già conosciuto da migliaia di anni nella medicina tradizionale cinese con il nome di “tonici superiori”, in occidente queste piante sono state studiate per la prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo, il governo dell’ex Unione Sovietica ha avviato degli studi per trovare delle sostanze naturali in grado di aumentare le capacità di adattamento durante la guerra.

È così che, nel 1947, il farmacologo russo Nicolai Lazarev ha coniato per la prima volta il termine “adattogeno” associandolo al concetto di “sostanze farmacologiche capaci di indurre nel corpo uno stato di maggior resistenza non specifica, contrastare lo stress e permettere a chi le assume di adattarsi ad uno sforzo eccezionale”.

Gli studi sulle piante adattogene sono proseguiti nel tempo. Basti pensare che, fino alla metà degli anni ottanta, erano più di mille gli studi russi sulle piante adattogene, in particolare eleuterococco, ginseng, rodiola e schisandra.

Caratteristiche delle piante adattogene

Per essere definite tali, le piante adattogene devono rispettare i seguenti parametri:

  • Aumentare la resistenza contro gli stimoli stressogeni scatenando una risposta non specifica (ovvero in grado di attivarsi inseguito a stimoli stressogeni di varia natura, biologici, chimici o fisici. Una pianta adattogena deve quindi essere in grado di aumentare la resistenza versi tutti questi stimoli.
  • Non avere un’azione mirata verso specifici organi, funzioni fisiologiche o patologie particolari, ma, al contrario deve avere un effetto generale.
  • Attivare azioni polivalenti cioè in cui sono coinvolti diversi meccanismi biologici immediati.
  • Non presentare tossicità.

Oggi è possibile reperire in commercio diverse soluzioni a base di piante adattogene in grado di supportare il corpo nei periodi di forte stress.

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